farine per la dieta chetogenica

Farine per la dieta chetogenica

Farine per la dieta chetogenica

La dieta chetogenica sta spopolando sul web ed è sempre più apprezzata tra coloro che cercano un modo innovativo ed efficace per perdere peso.

Di questo regime alimentare si è detto e scritto molto, ma in questo articolo entreremo nello specifico farina di avena proteica, che è possibile utilizzare per realizzare ricette gustose senza interferire con il processo di chetogenesi.

Se sei curioso di scoprire come arricchire la tua dieta cheto, scopriamo insieme quali sono le farine migliori rispetto a quelle tradizionali, inoltre i nostri prodotti chetogenici sono perfetti da integrare all'interno della tua dieta.

 Indice:

Farina per chetogenica: quale si può mangiare

Le farine classiche, come quelle a base di grano e cereali, possiedono un elevato contenuto di carboidrati e zuccheri e impediscono al corpo di raggiungere lo stato di chetogenesi e la conseguente perdita di peso.

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Fortunatamente il mercato attuale offre una vasta gamma di farine alternative, come ad esempio quella di ceci o di mandorle, considerata la più cheto-friendly per il contenuto 7 volte inferiore di zuccheri rispetto alle varianti classiche.

Utilizzando queste farine non sarà necessario rinunciare del tutto al pane, alla pasta e ai prodotti da forno, così da seguire una dieta equilibrata e soddisfacente anche per il palato.

Le farine consentite nella dieta chetogenica non solo sono quasi del tutto prive di carboidrati, ma non prevedono la presenza di glutine, perché estratte da semi e frutta secca.

Si adattano pertanto a coloro che soffrono di intolleranza a questa sostanza, risultando più digeribili per la maggior parte delle persone.

Farine per dieta keto: i consigli Dietaesport

Dietaesport è al tuo fianco nella ricerca della forma perfetta, proponendo i migliori prodotti per la dieta chetogenica.

Vediamo quindi quali sono le farine più consigliate, da acquistare direttamente sul sito web.

- La farina di mandorle

La regina delle farine cheto-friendly è sicuramente quella di mandorle, che contiene solo 4,6 grammi di carboidrati per 100 grammi di prodotto.

Il suo apporto di zuccheri è pertanto 7 volte inferiore rispetto a quello di una tradizionale farina di grano o di cereali, consentendo al corpo di entrare in chetogenesi secondo i tempi previsti dalla dieta.

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La farina di mandorle si caratterizza per un colore bianco dorato e ha il pregio di possedere un sapore neutro e mai invadente, così da poter realizzare diverse tipologie di lievitati per accompagnare i pasti principali.

Si tratta di una variante sensibile alla luce e al calore, quindi è consigliato conservarla in un luogo fresco e asciutto per evitare che muti il sapore e si deteriori.

Scegliendo una variante finemente tritata, è possibile realizzare dei crackers croccanti per uno spuntino salato, delle madelaine per rendere più dolce la merenda o una torta morbida per iniziare al meglio la giornata.

Ancora, una ricetta gustosa con la farina di mandorle è quella delle ciambelle soffici, da creare in formato più piccolo o grande, stuzzicanti e divertenti da assaporare in ogni momento della giornata.

- La farina di cocco

La seconda farina migliore se si segue una dieta cheto è quella di cocco che, a differenza della variante neutra alle mandorle, conferisce un sapore leggermente dolciastro alle pietanze.

Uno dei principali vantaggi di questo prodotto è l'elevato apporto di fibre che fornisce quotidianamente, pari al 33% della sua composizione.

Per quanto riguarda i carboidrati, il contenuto è di 26 grammi per 100 grammi di farina, comunque piuttosto basso rispetto a quella di grano normalmente utilizzata nei lievitati.

Per la realizzazione dei dolci, solitamente la farina di cocco viene mescolata con altre varianti, in quanto ha la tendenza ad assorbire liquidi e quindi seccare il prodotto finale.

Puoi pertanto creare ottime torte unendola alla farina di mandorle, per dare un tocco dolce ed esotico.

Ricorda di non riporre mai la farina di cocco in frigorifero, poiché tende a creare grumi, e di scegliere una variante fine per dare vita a biscotti cheto, cotti nella friggitrice ad aria e impreziositi con un aroma di cannella.

I muffin realizzati con questa farina risultano molto soffici e sono ideali per una colazione ricca di gusto.

- La farina di lino

Più rara da reperire, la farina di lino è perfetta per coloro che vogliono aggiungere fibre alla propria dieta, in quanto è quasi del tutto composta da questo elemento.

Contiene solo 1,6 grammi di carboidrati per 100 grammi di farina, ma non viene considerata ai primi posti per una dieta chetogenica in quanto è necessaria mescolarla con altre tipologie, sempre per la sua tendenza ad assorbire grandi quantità di liquido.

La farina di lino può derivare dai semi scuri o chiari, che determinano un sapore più o meno intenso e si prestano alla realizzazione di ricette differenti. Uno dei principali vantaggi di questa variante è la sua capacità di sostituire le uova all'interno di ricette dolci e salate, in quanto possiede una consistenza viscosa e gelatinosa in grado di legare gli altri ingredienti fra loro.

Basterà unire 3 cucchiai grandi di liquido con uno di farina per ottenere il medesimo risultato di un uovo, per creare biscotti salati, muffin soffici e pane al gusto di pizza.

- La farina di ceci

La farina di ceci, usata comunemente in alcune cucine orientali per la realizzazione di numerosi piatti, è realizzata dalla fine macinazione dei ceci stessi.


Questa apporta un quantitativo elevato di fibre e proteine all'organismo e si presta non solo a una dieta cheto, ma anche a regimi alimentari volti al miglioramento delle prestazioni sportive.


La farina di ceci, inoltre, contiene importanti minerali, come ferro e calcio, anche se risulta abbastanza calorica, simile a una farina tradizionale ma con minore contenuto di carboidrati.
Tale variante permette di realizzare comunque una grande varietà di pietanze, come pane e humus, gustoso e ideale per accompagnare il pasto o addirittura sostituire un primo piatto.


La farina di ceci consente di creare hamburger vegetali e sostituisce le uova all'interno degli impasti, dando la stessa consistenza e legando gli ingredienti fra loro.

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