Integratori notificati vs integratori non notificati: cosa puoi vendere legalmente

Integratori notificati vs integratori non notificati: cosa puoi vendere legalmente

Integratori notificati vs integratori non notificati: cosa puoi vendere legalmente

Hai mai sentito parlare di "integratori notificati"? Se lavori nel settore o stai pensando di avviare un'attività che vende integratori alimentari, questa è una distinzione che devi assolutamente conoscere.

In questo articolo ti spiegherò, senza troppi giri di parole, cosa significa realmente vendere integratori a norma di legge in Italia e ti aiuterò a capire perché alcuni prodotti possono essere commercializzati legalmente e altri no, anche se magari li trovi facilmente online. Senza queste informazioni, rischi di incorrere in sanzioni salate e problemi legali che potrebbero mettere a repentaglio la tua attività. Quindi, mettiti comodo e leggi con attenzione!

Indice:

Cosa significa “integratore notificato” e perché è obbligatorio

Partiamo dalle basi. Un integratore notificato non è altro che un prodotto che ha ricevuto l'ok dal Ministero della Salute italiano prima di essere venduto. È come se il Ministero avesse detto "questo prodotto può essere commercializzato legalmente in Italia".

Ma attenzione: non si tratta di una semplice formalità. La notifica è un vero e proprio processo di valutazione durante il quale il Ministero controlla che:

  • Gli ingredienti siano sicuri e conformi alle leggi italiane ed europee.
  • L'etichetta contenga tutte le informazioni necessarie.
  • Le indicazioni sulla salute (i "claim") siano effettivamente autorizzate.
  • Ci sia una documentazione tecnica e scientifica solida a supporto del prodotto.

Quando un integratore supera questa valutazione, riceve un codice di registrazione univoco e viene inserito nel Registro degli Integratori Alimentari del Ministero. Questo codice è fondamentale: dovrà comparire sull'etichetta e rappresenta la prova che quel prodotto può essere venduto legalmente in Italia. Senza questo, la vendita dell'integratore è semplicemente illegale.

La normativa che regola tutto questo è il Decreto Legislativo n. 169 del 21 maggio 2004, che ha recepito la Direttiva Europea 2002/46/CE. So che può sembrare noioso, ma queste sono le regole del gioco se vuoi operare in questo settore.

Requisiti e responsabilità della notifica: cosa deve sapere un venditore

Ora che abbiamo capito cos'è un integratore notificato, vediamo quali sono le responsabilità di chi lo vende. E sì, sono parecchie!

Il primo punto da chiarire è che la responsabilità della notifica ricade sull'Operatore del Settore Alimentare (OSA). In parole povere, può essere il produttore, l'importatore o il distributore. Ma attenzione, anche se sei "solo" un rivenditore finale, hai comunque delle responsabilità!

Ecco cosa devi garantire:

  1. Gli ingredienti devono essere autorizzati. Non puoi mettere quello che vuoi in un integratore. Gli ingredienti devono essere presenti negli elenchi approvati dal Ministero della Salute o dall'EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
  2. Le etichette devono essere a norma. E questo significa includere:
    • La scritta "integratore alimentare".
    • I nomi delle sostanze nutritive o degli ingredienti caratterizzanti.
    • La dose giornaliera consigliata.
    • Le avvertenze (tipo "non superare la dose consigliata" e simili).
    • E, naturalmente, il famoso codice di notifica.
  3. I claim devono essere autorizzati. Non puoi scrivere "cura il cancro" o "fa dimagrire 10 kg in una settimana". Qualsiasi indicazione sulla salute deve essere approvata dall'EFSA e seguire il Regolamento CE 1924/2006.
  4. Devi conservare tutta la documentazione. Se le autorità bussano alla tua porta, devi essere in grado di mostrare le carte che attestano la sicurezza e la qualità del prodotto.

E qui arriva la parte che in molti ignorano: queste responsabilità ci sono anche se vendi in dropshipping! Anche se non tocchi fisicamente il prodotto, sei comunque responsabile di quello che vendi e quindi, prima di inserire un integratore nel tuo catalogo, assicurati che sia regolarmente notificato.

Cosa sono gli integratori non notificati e perché non si possono vendere

Facciamo un passo indietro: cos'è esattamente un integratore "non notificato"? Semplice: è un prodotto che non ha completato la procedura di notifica presso il Ministero della Salute italiano o la cui notifica è stata rifiutata.

E qui sfatiamo subito alcuni miti:

  • "Ma è in vendita in Germania/Francia/Spagna, quindi posso venderlo anche io!" Errore. Ogni paese dell'UE ha le sue procedure specifiche. Il fatto che un prodotto sia legale in Germania non significa automaticamente che lo sia anche in Italia.
  • "Ha l'approvazione FDA!" Bene per il mercato americano, ma in Italia serve la notifica al Ministero della Salute. Punto.
  • "È un prodotto di altissima qualità!" Potrebbe anche essere il miglior integratore del mondo, ma senza notifica in Italia è illegale venderlo.
  • Peggio ancora: “Ma online lo posso acquistare comodamente da siti esteri, come Amazon, quindi è legale!” Anche qui, il fatto che sia venduto da un paese Europeo in Italia, non vuol dire che quel prodotto possa essere venduto da un’azienda italiana. Puoi fare la prova tu stesso controllando gli integratori alimentari venduti su Amazon da venditori esteri e vedrai che molti non sono notificati al Ministero della Salute.

Rischi e sanzioni per chi vende integratori non notificati

Adesso arriviamo alla parte che interessa a tutti: cosa succede se vendo integratori non notificati?

Spoiler: niente di buono. Ecco a cosa vai incontro:

Sul fronte legale:

  • Sanzioni salate: si parte da un minimo di 2.000 euro, ma si può arrivare fino a 18.000 euro per violazione. E se commercializzi più prodotti non notificati, le sanzioni si sommano!
  • Visite inaspettate dei NAS: i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri fanno controlli regolari nei negozi fisici e monitorano anche le vendite online. E credimi, quando arrivano, controllano tutto nei minimi dettagli.
  • Provvedimenti dell'AGCM: l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato può intervenire per pratiche commerciali scorrette. Le sanzioni? Negli ultimi anni hanno raggiunto anche diverse centinaia di migliaia di euro.

E sul fronte commerciale?

  • Blocco delle vendite: chiusura nel punto vendita fisico e online.
  • Danni alla reputazione: una volta che si diffonde la voce che vendi prodotti illegali, puoi dire addio alla fiducia dei tuoi clienti.
  • Responsabilità civile: se un cliente ha problemi di salute dopo aver assunto un tuo prodotto non notificato, potresti trovarti in guai seri.

È importante capire che l'ignoranza della legge non è una scusa valida. "Non lo sapevo" non ti salverà da sanzioni e conseguenze legali. E fidati di me: le autorità sono sempre più attente a questo settore.

Come verificare se un integratore è notificato

A questo punto ti starai chiedendo: "Ok, ho capito che devo vendere solo integratori notificati, ma come faccio a verificarlo?". Buona domanda!

Ecco alcuni modi semplici per controllare:

1. Consulta il Registro del Ministero

Il metodo più sicuro è consultare direttamente il Registro degli Integratori Alimentari sul sito del Ministero della Salute:

  1. Vai su www.salute.gov.it.
  2. Cerca la sezione "Temi e professioni", poi "Alimenti" e infine "Integratori alimentari".
  3. Accedi al "Registro degli integratori alimentari".
  4. Inserisci il nome del prodotto o il codice di notifica nella barra di ricerca.

Se trovi il prodotto, sei a posto! Se non c'è, meglio non venderlo.

2. Chiedi al fornitore

Se sei un rivenditore:

  1. Richiedi sempre una copia della notifica ministeriale.
  2. Verifica che il prodotto sia effettivamente nel registro

Ti sembra troppo lavoro? Credimi, è molto meno faticoso che affrontare un controllo dei NAS o pagare migliaia di euro di sanzioni!

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