Acido Folico, a cosa serve
Acido Folico, a cosa serve
L’acido folico è una vitamina appartenente al gruppo B, molto importante per le corrette funzioni dell’organismo umano.
Nella sua forma naturale è definita folato e la sua fondamentale funzione riguarda il fatto di essere coinvolta nei processi di sintesi del DNA e delle proteine.
Per questi motivi è importante avere una corretta concentrazione e assunzione di vitamina B9 anche nell’adulto; una carenza che potrebbe comportare alcune problematiche come quelle relative ai problemi cardiovascolari, ictus e infarto.
La vitamina B9, infatti, è coinvolta nel controllo dell’aminoacido omocisteina; nel momento in cui si ha una problematica di infarto o patologie cardiovascolari, lo stress ossidativo aumenta.
In queste situazioni, la vitamina B9 svolge l’azione di andare a controllare i livelli di omocisteina e quindi, conseguentemente, anche dello stress ossidativo.
Lavorando su questo amminoacido, l’acido folico svolge anche un’importante funzione a livello del sistema nervoso.
Indice:
Altra funzione importantissima che coinvolge la vitamina B9 data dall’acido folico è quella della sintesi dell’emoglobina, ovvero la proteina responsabile del trasporto dell’ossigeno del sangue attraverso il ferro; in caso di carenza di quest’ultimo, la vitamina B9 interviene garantendo una presenza di ferro e quindi di un corretto trasporto di ossigeno nel sangue.
Altra funzione che svolge è di protezione, riducendo lo stress ossidativo, anche nei confronti di tumori, soprattutto quelli localizzati nel colon, stomaco e pancreas.
A cosa serve l’Acido Folico
Fatte queste premesse, possiamo asserire che l’acido folico, assunto nelle giuste quantità, previene determinate situazioni che possono andare a svantaggio della salute.
Quindi, in sintesi, questa vitamina serve per trattare o addirittura prevenire l’anemia da carenza di folati, migliora la condizione di salute del cuore, evitando patologie cardiovascolari e supporta lo sviluppo cognitivo, agendo sulla prevenzione della perdita di memoria e di pensiero.
L’acido folico, inoltre, è utile anche per contrastare i fenomeni depressivi; studi scientifici, infatti, hanno dimostrato come possa esistere quella correlazione tra carenza di acido folico e depressione in quanto i livelli bassi di folati causano disturbi dell’umore e rendono vani i trattamenti medici mediante assunzione di antidepressivi.
Il trattamento con acido folico, invece, tende a migliorare la risposta a questi farmaci, risolvendo una parte importante del processo di guarigione degli stati depressivi.
Benefici dell’Acido Folico
Come abbiamo detto, l’acido folico, intervenendo nella sintesi cellulare del DNA, ha la fondamentale funzione di produrre nuove cellule che vanno del tutto a vantaggio della corretta salute dell’organismo umano.
Questa particolarità, dunque, va a beneficio sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto l’acido folico è l’antianemico per eccellenza in quanto, intervenendo nella sintesi cellulare dell’emoglobina, fa sì che non ci sia carenza di globuli rossi, evitando l’insorgere di anemia.
L’acido folico, inoltre, non ha solo il beneficio di prevenire le malattie cardiache ma è particolarmente indicato per la prevenzione di malformazioni congenite del feto, infatti è particolarmente indicata una sua regolare assunzione sia durante la gravidanza che per tutto il periodo dell’allattamento.
Come abbiamo accennato in precedenza, l’assunzione di acido folico aiuta a prevenire l’ictus perché interviene sui livelli di omocisteina che evitano il coagulo del sangue, principale fattore che determina l’insorgere di questo pericoloso fenomeno.
Altro aspetto da valutare, andando alla ricerca di tutti i benefici che apporta l’acido folico al nostro organismo, è che essendo il nostro corpo una vera e propria fabbrica di cellule in piena attività, quelle che si riproducono in maggior numero sono quelle del sangue e, quindi, dei globuli rossi e le cellule della pelle, comprese anche quelle di unghie, peli e capelli.
Di conseguenza, assumere acido folico porta benefici anche all’aspetto estetico della presona, in quanto la folina stimola la corretta crescita di peli e capelli, evitandone la prematura perdita o la formazione sempre più frequente di capelli bianchi.
Queste vitamine del gruppo B, inoltre, sono a totale vantaggio della vitalità fisica e mentale, pertanto sostengono il benessere della donna nel momento in cui entra in menopausa, andando ad attenuare tutti gli spiacevoli sintomi ad essa associati.
Acido Folico in gravidanza
La gravidanza è un periodo molto delicato per la donna, in quanto il suo organismo cambia a pari passo col corpo e quindi mutano anche le esigenze e gli apporti di vitamine che vanno assunte in questo periodo.
Coloro che scoprono di aspettare un bambino hanno il delicato compito di fare proprie alcune importanti abitudini che vadano a vantaggio loro e del feto che portano in grembo.
Tra queste sani abitudini, dunque, c’è l’assunzione di acido folico, ampiamente raccomandato da ginecologi e pediatri per prevenire eventuali malformazioni del feto.
Integrare la dieta alimentare con acido folico diminuisce le probabilità che il feto possa essere soggetto a casi di spina bifida, ovvero la non completa chiusura di una o più vertebre, causando una malformazione del midollo spinale.
Altra complicanza che può essere evitata mediante assunzione di acido folico in gravidanza è anche quella legata alla anencefalia, ovvero all’assenza di una parte considerevole dell’encefalo e del cranio.
Per tutte queste ragioni, dunque, l’acido folico rappresenta una componente essenziale per il corretto sviluppo dell’embrione.
Acido Folico e gravidanza, quando prendere?
L’assunzione di acido folico, mediante determinati alimenti o con integratori specifici, non è solo consigliato nel momento in cui si arriva a scoprire di essere in dolce attesa, ma anche quando si sta programmando una gravidanza.
Il periodo che precede l’avvenuto concepimento è altrettanto importante per l’organismo della donna, che sarà dunque preparato a dovere per ospitare il feto e determinarne il corretto sviluppo, andando a prevenire le malformazioni neonatali, specialmente quelle che sono a carico del tubo neurale; una sua non corretta chiusura può causare malformazioni a danno di cervello, cranio e spina dorsale del feto.
Il tubo neurale, infatti, si chiude entro 30 giorni dal concepimento, quindi in quel periodo in cui la donna non sa ancora di essere incinta.
Proprio per questo motivo l’assunzione di acido folico è altamente consigliato già nel periodo che precede il concepimento, soprattutto nei casi in cui la gravidanza è desiderata e, quindi, pianificata.
L’acido folico, in questi casi specifici, va assunto giornalmente, sia attraverso determinati cibi da inserire nel proprio piano alimentare, che attraverso integratori.
Oltre al periodo che precede il concepimento, l’assunzione di questa vitamina va effettuata almeno per i primi tre mesi di gravidanza, anche se molti ginecologi ne consigliano l’assunzione per tutto il periodo della gestazione.
Acido folico in allattamento
Nel periodo immediatamente successivo alla nascita del bambino, la mamma che deciderà di allattare al seno il suo piccolo può pensare di continuare l’assunzione di acido folico, ampiamente consigliato da pediatri e ginecologi.
In questo periodo, dunque, la mamma andrà ad assumere una quantità maggiore di vitamina B9, in quanto dovrà essere sufficiente sia per lei che per il bimbo che la assume mediante il latte materno, ricevendo anch’egli tutti i benefici di questa importantissima vitamina.
Acido folico: a cosa serve in menopausa
Studi scientifici hanno ampiamente appurato che l’assunzione di acido folico può andare a netto beneficio delle donne in menopausa, in quanto un apporto significativo di questa sostanza all’organismo delle donne più avanti con l’età può tenere sotto controllo l’omocisteina.
Questa sostanza, infatti, è presente nel sangue e quando si trova a livelli troppo elevati può determinare un grave rischio per la salute, andando a generare malattie cardiovascolari e quelle relative a osteoporosi.
Questi episodi possono essere efficacemente contrastati con un’assunzione costante e adeguata di acido folico, sia attraverso una corretta alimentazione, andando a preferire i cibi che ne garantiscano un adeguato apporto, sia mediante specifici integratori.
Acido folico basso
I fenomeni che possono indurre a pensare che ci sia un basso o bassissimo apporto di acido folico nell’organismo sono quelli legati principalmente a condizioni di anemia.
Questa condizione viene appurata tramite specifici esami del sangue in cui si verrà a conoscenza dei valori di globuli rossi che, se presenti in bassa quantità, determinano l’insorgere dell’anemia.
I principali sintomi che riconducono a una netta carenza vitaminica sono da associare agli stati di pallore, irritabilità, affanno, stanchezza e vertigini.
In alcuni casi, inoltre, si sono registrati anche fenomeni di debolezza muscolare e disfunzioni nervose mentre, nei casi più seri, la condizione anemica può portare a diarrea, riduzione del gusto, progressiva diminuzione di peso e stati di depressione.
In queste circostanze, dopo che gli esami clinici e del sangue abbiano appurato questa carenza vitaminica, è consigliabile apportare dei drastici cambiamenti nel proprio piano alimentare, andando a favorire, nella propria dieta, quegli alimenti ricchi di acido folico che permettano di garantire all’organismo un adeguato sostentamento vitaminico, favorito anche dall’assunzione di integratori di acido folico in pastiglia.
Acido folico nell’alimentazione
Appurati tutti i benefici che derivano dall’acido folico, andiamo adesso a capire quali sono i principali alimenti che lo contengono in quantità più che modeste.
Questa particolare vitamina, appartenente al gruppo B9, si trova maggiormente nelle verdure, specie in quelle a foglia verde come gli spinaci, la bieta o l’invidia, nei broccoli e asparagi ma anche nei carciofi, rucola e rape rosse ed è presente anche nei legumi come fagioli, ceci e piselli.
Altri alimenti che offrono un valido apporto di acido folico nell’organismo sono gli agrumi, la frutta secca come noci e pistacchi e una buona quantità di folati è presente anche negli alimenti di origine animale, come pollo, pesce, uova e tutti i latticini.
Integratori di acido folico: modalità di assunzioni
Nel momento in cui la sola dieta alimentare non basta a portare all’organismo la giusta quantità di acido folico, si interviene mediante l’assunzione di specifici integratori.
Come in buona parte delle vitamine del gruppo B, l’assunzione giornaliera di acido folico, per essere efficace, deve essere pari a 0,2 mg, se si tratta di un adulto, mentre si raddoppia la dose se la donna si trova in stato interessante, quindi in gravidanza, arrivando a 0,4 mg.
Il dosaggio, ovviamente, varia a seconda di quelle che sono le condizioni fisiche dell’interessato, specie se presenta particolari carenze o patologie, ma varia anche in base all’età e al sesso.
Nel caso, quindi, si decida di optare per integratori di acido folico, questi vanno assunti una volta al giorno, subito dopo il pranzo o la cena, quindi dopo uno dei pasti principali della giornata; il corretto assorbimento della vitamina, infatti, necessita la presenza di grassi.
Come detto in precedenza, gli integratori di acido folico vengono sempre consigliati e prescritti dai ginecologi nel momento in cui una donna pianifica una gravidanza o immediatamente dopo aver scoperto di essere in attesa.
Una sua assunzione, dunque, è raccomandata sia nel periodo che precede la gravidanza che in tutto il periodo della gestazione, compreso il successivo allattamento del nascituro.
Acido folico: le controindicazioni
Così come una carenza di acido folico può portare all’insorgenza di diverse patologie come diabete, anemia e celiachia, anche un suo eccesso può portare a spiacevoli fenomeni.
Normalmente, una elevata concentrazione di acido folico non causa gravi problemi dell’organismo, in quanto quest’ultimo protegge se stesso andando ad espellere in autonomia l’eccesso di vitamina nelle urine.
Sono stati registrati dei casi, però, in cui un sovra dosaggio abbia causato situazioni di tremore, nervosismo immotivato, reazioni allergiche o disfunzioni alla tiroide.
Questi, però sono casi abbastanza remoti e sono da approfondire con il proprio medico di base per valutare che questi fenomeni siano dovuti da un eccesso di acido folico oppure a fattori di altra natura.
Quali integratori usare
Esistono persone che non sono in grado di metabolizzare la vitamina B9 e quindi nel loro caso, ma anche per chiunque voglia apportare un significativo quantitativo di acido folico nel proprio organismo, si può optare per l’uso di integratori specifici.
Questa, infatti, è l’opzione più efficace e sicura per la maggior parte delle persone, specie per le donne in stato interessante.
La scelta dell’integratore di acido folico, però, non è così scontata, perché si potrebbe optare anche per soluzioni che combinino questa vitamina con iodio e ferro.
In questi casi, per una scelta efficace, si devono andare a valutare le interazioni farmacologiche, se si intende associare l’integratore con un’alimentazione vegetariana o vegana, la forma di somministrazione e il rapporto qualità prezzo.