Ciclodestrine, cosa sono e perché si utilizzano

Ciclodestrine, cosa sono e perché si utilizzano

Ciclodestrine, cosa sono e perché si utilizzano

Le ciclodestrine sono carboidrati che si contraddistinguono per una struttura chimico-fisica precisa. Si generano attraverso la digestione dell'amido, quindi si tratta di oligosaccaridi con specificità di fondamentale importanza per la salute del nostro organismo, considerando che parliamo di composti idrosolubili, resistenti agli effetti ossidativi, con bassa osmolarità e capaci di annoverare un profilo di assorbimento graduale.

L'impiego delle ciclodestrine al momento avviene principalmente nel mondo degli sport ad altissima resistenza, tra cui il ciclismo, grazie a tutta una serie di vantaggi che hanno da offrire sia durante l'allenamento, che successivamente. Nelle prossime righe, quindi, vedremo insieme nel dettaglio cosa sono, quali sono questi vantaggi, le differenze con le maltodestrine e perché si utilizzano.

Indice:

Ciclodestrine: cosa sono e a cosa servono

I carboidrati, nell'economia di ogni atleta, rappresentano un nutriente chiave, perché intervengono attivamente nel mantenimento energetico delle performance, ma anche nella modificazione della composizione corporea. Grazie ad alcune peculiarità sotto il punto di vista chimico-fisico, le ciclodestrine offrono proprietà metaboliche che lo rendono un carboidrato davvero molto utile, e questo discorso è valido sia nella fase performante che in quella di recupero. Le ciclodestrine, per la loro enorme duttilità, sono utilizzate in diversi ambiti della salute umana.

Nel dettaglio, possono essere impiegate in qualità di strumento fisico per veicolare principi attivi nell'organismo umano. Ma tralasciando il loro uso in qualità di vettore per farmaci di varia natura e principi attivi, esistono numerosi studi che ne hanno evidenziato il valore delle supplementazioni sia in ambito sportivo che clinico.

Nonostante questo, però, anche dalla letteratura si evince in particolar modo la vocazione sportiva di tale integratore, ambito in cui ha numerosi vantaggi da offrire. Questo significa che non costituisce solamente un supplemento con funzioni ergogeniche.

Ciclodestrine, cosa sono e perché si utilizzano


Tutte le caratteristiche elencate in precedenza, quindi, hanno consentito alle ciclodestrine di essere impiegate di frequente come componente negli integratori alimentari destinati agli sportivi, soprattutto di attività ad alta intensità, finendo per rivestire un ruolo davvero molto importante in questo ambito.

Nel dettaglio, le ciclodestrine sono utili nella fase di pre-workout in qualità di ergogenico capace di sostenere la prestazione atletica successiva. Durante l'allenamento, invece, quando lo sforzo è più intenso, sono in grado di sorreggere il processo ossidativo e di ritardare il break-down proteico che si osserva generalmente dopo un'attività fisica protratta a lungo.

Ulteriori studi piuttosto recenti sembrerebbero attribuire alle ciclodestrine, e più in generale all'impiego di carboidrati complessi, anche attività anticataboliche e antiossidanti, particolarmente utili per mantenere l'integrità muscolare e di conseguenza ridurre il danno causato da un esercizio fisico molto intenso.

Le ciclodestrine si differenziano dal destrosio, dal glucosio e da altri zuccheri per la bassa osmolarità, efficace in questo caso per evitare l'insorgere di reazioni avverse come nausea, vomito e diarrea.

Nelle fasi precedenti all'allenamento, a causa di una disponibilità prolungata di glucosio nel sangue, le ciclodestrine possiedono un effetto ergogenico, che si rivela efficace nel sostentamento della prestazione atletica successiva.

L'ingestione di un carboidrato unico, che abbia un peso molecolare alto come la ciclodestrina, dunque, rispetto a quanto succede ingerendo carboidrati a basso peso molecolare, può incrementare la velocità di sintesi del glicogeno, andando a migliorare la produzione di lavoro nel momento dell'esercizio di resistenza.

Durante l'allenamento, invece, servono per ottimizzare il processo ossidativo, provocando un ritardo della degradazione proteica successiva a una lunga attività fisica, tutelando di conseguenza da possibili danni infiammatori le strutture muscolo-scheletriche.

Proprio per tali ragioni, le ciclodestrine possono svolgere un ruolo fondamentale anche e soprattutto in quelle attività sportive di endurance, come ciclismo, podismo, nuoto, triathlon, sci di fondo e trail running, e non solamente in palestra. Ma la funzione delle ciclodestrine non finisce qui, perché altrettanto utili si rivelano anche dopo l'allenamento.

Ciclodestrine: vantaggi ed effetti collaterali

Dopo l'allenamento, le ciclodestrine vengono impiegate per migliorare il recupero del glicogeno muscolare, dell'assorbimento di aminoacidi da parte dei muscoli e per stimolare la secrezione di insulina. In questo modo le ciclodestrine contribuiscono a sviluppare la sintesi proteica.

In aggiunta a quanto spiegato in precedenza, dobbiamo evidenziare come siano riconosciuti una serie di benefici molto importanti agli integratori a base di ciclodestrine, tra cui la capacità di rilasciare gradualmente le unità di glucosio.

In questo modo possono scongiurare eccessivi picchi insulinemici e/o glicemici, e diminuiscono i rischi di resistenza all'insulina. Se correttamente utilizzate, nell'atleta che le impiega per migliorare la propria resistenza, le ciclodestrine non determinano alcun effetto collaterale.

Al contrario, rispetto ad altri integratori a base di destrosio, glucosio e altri zuccheri facilmente reperibili in commercio, le ciclodestrine sono capaci di ridurre gli effetti collaterali che tali integratori potrebbero determinare a danno dell'apparato gastrointestinale.

In altre parole, chiunque abbia provato gonfiore, dolore epigastrico e nausea in seguito all'assunzione di integratori a base dei suddetti carboidrati, con gli integratori di ciclodestrine potrà notare differenze positive. Un aspetto a cui si dovrà prestare molta attenzione riguarda però sia la diluizionen che dosaggi inadeguati, che potrebbero determinare sul lungo periodo l'insorgenza di disturbi quali iperglicemia e sovrappeso.

Ciclodestrine, cosa sono e perché si utilizzano

Controindicazioni e interazioni farmacologiche ciclodestrine

Come spiegato in precedenza, non ci sono particolari effetti collaterali che derivano dall'assunzione di ciclodestrine (a meno di abusi ripetuti nel tempo). Nonostante ciò, però, l'utilizzo di integratori a base di ciclodestrine è sconsigliato durante la gravidanza e il periodo dell'allattamento, oltre che per i bambini con meno di 12 anni. Al momento, inoltre, non sono note interazioni farmacologiche rilevanti tra farmaci e ciclodestrine.

Questo non significa, però, che non sia necessario ribadire l'effetto iperglicemizzante, che nei soggetti diabetici potrebbe compromettere l'equilibrio glicemico. Ricordiamo, inoltre, che gli integratori di ciclodestrine non devono sostituire in alcun modo una dieta equilibrata e sana, e che l'utilizzo di tali integratori deve essere supervisionato attentamente dal proprio medico curante in presenza di patologie metaboliche e cardiovascolari.

Come assumere le ciclodestrine

Le ciclodestrine si possono trovare di frequente sotto forma di integratori alimentari. Per chi lo desiderasse, però, o ne avesse la necessità specifica, è possibile trovarle anche come prodotto farmaceutico, oppure come additivo alimentare per cibi. In quest'ultimo caso, tra l'altro, si rivelano particolarmente utili per eliminare i sapori indesiderati e stabilizzare gli aromi. Rimanendo però agli integratori di ciclodestrine, si evidenzia come l'assunzione di tali prodotti sia da consigliarsi agli atleti che svolgono attività di resistenza ad alta intensità, e che per questo motivo hanno bisogno di una fonte di energia prolungata.

Ad ogni modo, non è possibile stabilire a priori quante ciclodestrine sia necessario assumere in ambito supplementativo, anche perché a determinare la quota esatta dovrebbe essere solo un medico o un nutrizionista a seconda di quelle che sono le esigenze specifiche dell'atleta.

Generalmente, però, vengono raccomandati 25 grammi di ciclodestrine in 200 millilitri di acqua. Un'attenzione particolare dovrà essere mostrata verso la diluizione, per evitare effetti collaterali spiacevoli. Trattandosi essenzialmente di zuccheri, infatti, un abuso ripetuto di ciclodestrine potrebbe contribuire a condizioni di sovrappeso e obesità.

Ciclodetrine e maltodestrine: differenze

Ciclodestine e maltodestrine appartengono entrambe alla famiglia dei carboidrati, e sono sostanze composte da differenti forme di glucosio, che possono essere ottenute da lavorazioni particolari degli amidi. Tra questi troviamo anche il comune amido di mais usato anche nell'alimentazione. Quello che contraddistingue però le ciclodestrine, è che nonostante abbiano un peso molecolare più elevato, e di conseguenza un rilascio graduale, sono particolarmente solubili in acqua e permettono un rapido svuotamento gastrico.

Ciclodestrine e maltodestrine sono sostanze che per molti aspetti si assomigliano, con diversi punti in comune, tra cui la già citata idrosolubilità, il fatto che generalmente sono ben tollerate e che hanno un sapore sostanzialmente neutro. Volendo fare un bilancio, dunque, tutte e due le sostanze hanno dei punti di forza e offrono dei vantaggi d'impiego. C'è un aspetto però che sembra far pendere l'ago della bilancia dalla parte delle ciclodestrine, e risiede nella loro resistenza maggiore ai fenomeni ossidativi e infiammatori.

Si tratta di un fattore molto importante, perché permette di stabilizzare il danno ossidativo/infiammatorio causato da un'attività fisica intensa e prolungata. In questo modo viene offerta una protezione a tendini, muscoli e tessuti, e di conseguenza aumenta la resistenza negli esercizi ad alta intensità.

Ciclodestrine e maltodestrine possono essere assunte nello stesso momento, e si tratta generalmente di una soluzione ben gradita, perché permette di sfruttare pienamente le loro caratteristiche. Entrando nel dettaglio, immaginiamo una miscela di entrambe le sostanze.

Il risultato che ne deriva può offrire una buona tollerabilità glicemica e digestiva, e aggiungendo tipologie particolari di carboidrati semplici, chiaramente in dosi bilanciate, è possibile ottenere dalle differenti fonti di energia una specie di rilascio "time release", andando a prolungare la copertura energetica. Dopo la gara, invece, generalmente per favorire il corretto ripristino delle scorte di glicogeno basta usare un carboidrato ad alto carico e indice glicemico, come quello di una maltodestrina.

Ancora meglio se viene abbinato a una fonte proteica, come quella che può provenire dalle proteine del siero del latte. L'utilizzo delle ciclodestrine, invece, è da consigliarsi solamente dopo prestazioni davvero molto intense oppure estremamente prolungate. In questo modo è possibile sfruttare la loro capacità di stabilizzare i fenomeni ossidativo infiammatori, e di conseguenza favorire quelli che sono i tempi di recupero.

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