Vitargo, cos'è e come si assume

Vitargo, cos'è e come si assume

Vitargo, cos'è e come si assume

Gli integratori energetici al giorno d’oggi vanno per la maggiore quando c'è da contrastare l'aumento di peso e nel momento in cui si ambisce a ottenere migliori risultati in ambito sportivo, lavorando sulla forza, sulla velocità, sulla resistenza.

Ecco cos'è nei dettagli il Vitargo e tutto ciò che occorre sapere in rapporto a come si assume, alla sua importanza nel mondo degli sportivi e alle controindicazioni per sovradosaggio.

Indice:

Cos’è il Vitargo?

Vitargo è il nome registrato di un polisaccaride che è stato brevettato, a seguito di studi approfonditi condotti in Svezia, presso il Karolinska Institute di Stoccolma. In pratica, è un integratore energetico, ottenuto dalla lavorazione dell’amido, estratto dalle patate, dall'orzo o dal mais. Lo si apprezza, perché è considerato un nutriente prezioso, composto da molecole di glucosio, in grado di formare catene sia ramificate sia lineari.

Nel corso del processo di lavorazione industriale, l’amido è sottoposto a idrolisi, vale a dire un processo deputato a scomporlo in catene di glucosio che variano in termini di lunghezza. Questi polimeri presentano un peso molecolare superiore, quanto più complesse appaiono le catene glucidiche che vanno a costituirli.

Nello specifico, questo polisaccaride ad alto peso molecolare si compone da varie molecole di glucosio, la cui unione avviene mediante legami alfa 1-4 glicosidici ed alfa 1-6 glicosidici. La complessità strutturale, pertanto, risulta davvero elevata. A renderlo unico, poi, è la sua bassa osmolarità: in qualità di integratore impiegato nella preparazione di bevande energizzanti rende la reidratazione più rapida.

Vitargo, è davvero utile?

Assolutamente sì. Come si legge nelle molteplici recensioni riportate sui forum incentrati sulla tematica del benessere, così come nei contenuti postati sulle community del fitness, il vitargo funziona veramente, perché è finalizzato al sostegno energetico.

Gli sportivi lo apprezzano sia nel pre sia nel post work-out, merito di una bassa osmolarità della soluzione e dell’alto peso molecolare. Inoltre, anche in termine di prevenzione di problemi connessi alla disidratazione, questo integratore svolge un egregio lavoro.

Il successo nel mondo dello sport di questo carboidrato brevettato ruota tutto attorno a una particolare struttura molecolare. La sua elaborazione, infatti, avviene mediante un procedimento di frammentazione che lo rende altamente digeribile. In questo modo, infatti, riesce a rifornire i muscoli, il fegato e il sangue di glucosio in tempi più rapidi rispetto ad altri carboidrati.

Il valore aggiunto del vitargo è dovuto alla sua eccelsa capacità in materia di ottimizzazione della ricarica energetica: chi fa sport a livello agonistico, infatti, può disporre di un surplus energetico in tempi rapidi, senza che lo stomaco possa avvertire alcun tipo di malessere.

 

Vitargo, cos'è e come si assume

 

Optare per il vitargo, di fatto, vuol dire evitare problemi di ritenzione idrica, impedire la degradazione delle proteine muscolari, migliorare le performance sportive per via di un approvvigionamento energetico sopra alla media e ripristinare in tempi rapidi i livelli di glicogeno muscolare.

Vitargo e le differenze con gli altri carboidrati

Rispetto agli altri integratori e ai vari carboidrati, il vitargo differisce per un peso molecolare superiore e per un indice di complessità maggiore per ciò che concerne la catena glucidica di costituzione. Questo parametro da tenere seriamente in considerazione è la destrosio equivalenza: in rapporto agli altri carboidrati, la destrosio equivalenza del vitargo è inferiore, mentre il peso molecolare è superiore. Per questo motivo, il tratto distintivo del vitargo risiede nelle proprietà nutrizionali decisamente fuori dal comune.

Se messo a confronto con destrosio, maldodestrine, proteine mass gainer e clicodestrine, l’assorbimento intestinale del vitargo si conferma superiore. Ecco spiegato il motivo per cui gli integratori a base di vitargo si dimostrano molto utili agli sportivi, abituati ad allenarsi ad alta intensità: al temine dei loro sforzi, le bevande ipotoniche sono ottimali per un assorbimento rapido.

Cosa dire in riferimento all’indice glicemico del vitargo? Da questo valore si evince l’effettiva velocità con cui la glicemia in carboidrati tende ad aumentare. Più è semplice la loro struttura, tanto maggiore è l’indice glicemico.

Come mai? Beh, la motivazione di fondo risiede nel fatto che le tempistiche di digestione relative alla scomposizione delle lunghe catene di carboidrati tendono inevitabilmente ad allungarsi. Tutto questo assicura un flusso costante di glucosio e previene picchi eccessivi a livello insulinico e glicemico.

L’indice glicemico del vitargo è elevato: questo assicura un rilascio graduale di glucosio, aspetto ottimale nella fase del pre-allenamento. Inoltre, incentiva l'insulina e agevola l'ingresso cellulare degli aminoacidi e dei nutrienti che riescono a raggiungere la muscolatura, senza particolari complicazioni.

Nello specifico, con un indice glicemico pari a circa 137, il vitargo fornisce glucosio ai muscoli a una velocità quasi doppia rispetto a un integratore energetico a base di maltodestrina (105). Destrosio (100), gainer (105), clicodestrine, in quanto carboidrati molto presenti negli integratori energetici, presentano un indice glicemico inferiore.

Inoltre, a fronte di un peso molecolare corrispondente fra i 500.000 e i 700.000 dalton e comunque nettamente superiore a quello delle maltodestrine, il vitargo assicura miglioramenti importanti a livello biochimico, in termini nutrizionali e in riferimento alle proprietà cinetiche.

Vantaggi nell’assunzione del Vitargo

Il vitargo si dimostra un integratore altamente efficace, soprattutto nel momento in cui c’è da ripristinare le riserve epatiche e muscolari di glicogeno, in seguito ad allenamenti ad alta intensità e a sforzi fisici fuori dal comune. Nel corso di varie ricerche, queste proprietà sono venute fuori, rivelandosi decisamente superiori a quelle di vari integratori a base di carboidrati.

Tra i vantaggi derivanti dall’assunzione di vitargo, si segnalano il transito gastrico particolarmente rapido, la reidratazione dell’organismo e la ridotta osmolarità. In quest’ultimo caso, viene evitato l’accumulo di liquidi a livello enterico che comportano diarrea e crampi addominali.

Vitargo e sport

I primi che ne beneficiano tra gli atleti sono coloro che praticano sport di endurance: i maratoneti, i ciclisti, i triatleti e gli sciatori di fondo sono gli esempi più evidenti.

Tenendo conto delle proprietà chimiche, il vitargo dimostra tutta la sua utilità nella fase antecedente alla sessione di allenamento, dato il rilascio graduale di energia. Questo aspetto è essenziale per migliorare le prestazioni negli sport di resistenza, evitando che chi lo assume possa imbattersi in fenomeni di ipoglicemia reattiva.

 

Vitargo, cos'è e come si assume

 

Anche chi pratica bodybuilding così come i culturisti possono sfruttare appieno le proprietà del vitargo e veder sviluppare la loro massa muscolare. Il recupero, a fronte di sedute particolarmente impegnative, appare più agevole. Se ciò è possibile, gran parte del merito spetta di diritto a una saturazione ottimale di glicogeno relativamente alle fasi di ricarica dei carboidrati.

Integratore di Vitargo e assunzione

Sapere come assumere vitargo è di cruciale importanza. L’integratore va assunto, dopo averlo sciolto in un bicchiesre contenente acqua o del succo di frutta. Essendo insapore, non incide minimamente sul gusto finale. Inoltre, trattandosi di un polimero, non risulta particolarmente solubile. Ragion per cui, è opportuno agitare la soluzione, prima di gustare la bevanda energetica.

In relazione a come e a quando assumere vitargo, risulta piuttosto ostico definire con precisione un dosaggio univoco che si riveli efficace per gli utenti. Occorre sempre e comunque considerare la tipologia di attività fisica svolta, lo stato nutrizionale e se si segue un regime dietetico.

Ciò nonostante, è possibile asserire che, prima della prestazione, il quantitativo ideale è pari all’incirca a 1 grammo di carboidrati per ogni chilo del proprio peso corporeo. In riferimento all’assunzione, occorre attendere come minimo un lasso di tempo pari a 90 minuti, prima della performance. La scelta dei carboidrati, in tal senso, va ponderata con attenzione. Ragion per cui è sempre il caso di parlarne con il dietologo o con il nutrizionista di fiducia.

Nel corso delle performance, in linea di massima, il quantitativo ideale di vitargo ammonta a grosso modo 30 grammi di carboidrati. Superati i 90 minuti, si consiglia di assumerli ogni ora sotto forma di bevande ipotoniche.

Infine, dopo le prestazioni in campo sportivo, si invita l'atleta ad assumere sino a 1,5 grammi di carboidrati per ogni chilo di peso corporeo. In questa fase, l’accompagnamento con proteine, in quantitativi pari a 0,5 gr/kg e in rapporto 3 CHO:1 PROT si rivela un’ottima scelta.

Svariate ricerche sottolineano come la risintesi di glicogeno risulti possibile attraverso la somministrazione di un pasto a base di carboidrati, suddiviso però in varie porzioni. In genere, si opta per 75 grammi di carboidrati da assumere subito dopo che la sessione di allenamento è conclusa. Poi si prosegue a 30, 60 e 90 minuti di distanza. Ragion per cui, in totale, si finisce per assumere oltre 300 grammi di carboidrati e 4,2 grammi di vitargo per ciascun chilo di massa corporea.

L’associazione di vitargo a integratori specifici viene vista come un’azione foriera di risultati ottimali. Il vitargo in abbinamento alle proteine velocizza la fase di recupero, apportando concreti miglioramenti alla finestra anabolica; il vitargo in concomitanza agli antiossidanti riduce i danni di natura ossidativa, causata dal training ad alta intensità; infine, insieme ai sali minerali, il vitargo agevola il reintegro idrosalino. In questo caso, si prediligono le bevante isotoniche e quelle ipotoniche.

Molto importante è inoltre la supplementazione con carboidrati. Quest’ultima ha il merito di migliorare le performance atletiche, di ottimizzare il recupero post work-out, di potenziare sensibilmente le capacità ergogeniche dell’organismo, di assicurare un rilascio controllato e maggiormente prolungato di glucosio nel corso del tempo, soprattutto in raffronto ad altri integratori a base di carboidrati.

Vitargo e controindicazioni

In linea di massima, a fronte di assunzione di vitargo, non si registrano né controindicazioni, né tanto meno effetti collaterali. Chi ha assunto vitargo, rispettando quanto riportato sulla confezione dell’integratore, non si è mai lamentato di problemi di tipo digestivo oppure di gonfiori di stomaco, problemi invece ricorrenti con le maltodestrine.

Eventuali problematiche possono derivare solo in seguito a un’errata somministrazione di carboidrati.

Nel breve periodo, nausea, diarrea, vomito, crampi addominali e bruciori al tratto gastro-intestinale appaiono i sintomi più frequenti. I suddetti effetti possono essere limitati impiegando il vitargo in sostituzione alle maltodestrine.

Nel lungo periodo, invece, sovradosaggi di vitargo possono dare grosso modo gli stessi effetti negativi, tipici di un regime alimentare a base di troppi carboidrati: obesità e sovrappeso, con tutte le patologie di turno, rappresentano il rischio più evidente.

Si sconsiglia, pertanto, l’assunzione di vitargo nei casi di patologia epatica, di ipertensione, di malattie cardiovascolari e di problemi renali. Si tratta, inoltre, di un’opzione da scartare anche per quanto riguarda le donne, in fase di gravidanza e nel corso dell’allattamento. Lo stesso dicasi per i minori di 14 anni. A fronte di un utilizzo prolungato di vitargo, vale a dire se si oltrepasserebbero le 6 settimane, è il caso di richiedere il parere del proprio medico di fiducia.

 

Vitargo, cos'è e come si assume

 

Infine, integratori a base di vitargo non sono particolarmente consigliati ai celiaci e agli intolleranti al glutine, visto che potrebbero esservene tracce all’interno.

Vitargo e altri sport

Che si tratti di calcio, di nuoto, di basket o di tennis, il vitargo è a tutti gli effetti un brevetto di carboidrato, trattato a livello molecolare. Si distingue da altri integratori per la sua unicità nell’assicurare il necessario approvvigionamento energetico. In questo modo, negli sport di squadra e in quelli individuali apporta la giusta energia muscolare, necessaria negli allenamenti e nelle competizioni.

La modalità con cui si immagazzina l’energia e con cui la si utilizzerà fanno del suddetto integratore un ottimo alleato degli atleti: non solo, in occasione delle prove di media intensità, come il nuoto, ma anche in quelle dove contano la resistenza (tennis, calcio) e dove i ritmi crescono vertiginosamente anche per via dell’aumento delle distanze, come avviene in occasione della maratona o del triathlon.

Conclusioni

Tirando le somme, il vitargo è un supplemento naturale, indirizzato agli atleti che lo apprezzano per la sua formula a base di carboidrati a rapida assimilazione. Il suo merito resta tuttora quello di aver apportato importanti cambiamenti nell’universo dell’integrazione sportiva, permettendo a chi si allena a livello agonistico di migliorare le prestazioni, potendo contare su un surplus di energia tutt’altro che indifferente.

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